La cosa migliore da fare quando ci si trova in viaggio? Adattarsi alla cultura di quel paese! Be’… diciamo che Elly se ne è resa ben conto (e a volte a proprie spese)!
Ecco una lista di cose da NON fare a Miami:
1 DON’T STARE 👀 (NON FISSATE)
So che è difficile, visti i tipi stravaganti che ci sono! Per chi vuole farsi un po’ di cultura in merito, consiglio il mio video “La quotidianità a Miami” che trovate sul mio blog e su YouTube. Fissare qualcuno negli Stati Uniti è considerato maleducato e in alcuni casi anche aggressivo. Ai bambini viene insegnato sin da piccoli di non fissare le persone, soprattutto se si tratta di qualcuno di inusuale per i vestiti che indossa, per alcune stranezze fisiche ecc… Può succedere che la persona che stai fissando si incazzi e quindi ti chieda in un modo non proprio gentile: What the fuck are you looking at me? (Cosa ca..o mi guardi?) Do you want to get in trouble? (Vuoi avere dei problemi?)
Ah sì, io l’ho rischiato un bel vaffa… perché ho il brutto vizio di imbambolarmi con la bocca aperta… ricordo che una volta mentre ero sulla guagua mi sono trovata davanti all’uomo scimmia, non sto scherzando… era un uomo completamente ricoperto di peli anche in faccia e con una striscia unica nera al posto delle sopracciglia… menomale che scese un paio di fermate prima di me, sennò mi sarebbe caduta la mandibola e mi avrebbe potuto anche insultare… e per calmarlo, non avevo neanche una banana da dargli!

2 NO AL JUNK FOOD 🍔 (cibo spazzatura)
Cercate di evitare il cibo veloce o spazzatura e quindi state alla larga da Mc Donald’s, Five Guys, Burger King, Pollo Tropical, ecc, molto invitanti anche nel prezzo, ma decisamente poco amici della salute e della bilancia! Se proprio non potete astenervi, allora piuttosto ripiegate su SUBWAY, dove fanno i panini col ripieno che scegliete voi e in questo modo non avrete sorprese! Ci sono anche moltissimi pub o cafè che offrono ottime zuppe e sandwich di qualità, oppure potete anche pranzare nei supermercati (per es, Publix, Wild Oats, Whole Foods, ecc) che hanno aree attrezzate con tavolini e sedie e tante soluzioni di pasto.
Dal Capitolo 19 “Urrà, a cena da Hooters!”: […] «Wow, che eleganza!» esclamò quando aprii la porta. «Grazie!» dissi, uscendo. «Dove mi porti di bello?» domandai subito curiosa di sapere quale bel ristorantino avesse scelto per i nostri palati. «Da Hooters, a Bayside, a mangiare le famose ali di pollo fritto!» esclamò radioso. Mi andò quasi di traverso il chewing gum. Penso che solo un cieco non potesse rendersi conto della faccia che devo aver fatto nel sentir nominare quel posto… «C’è qualcosa che non va?» mi chiese con aria preoccupata. E dalla bocca mi uscì senza freni: «Beh, stavo solo pensando al mio abbigliamento che non è molto indicato per un posto informale come Hooters… Se solo me lo avessi detto, mi mettevo in pantaloncini, maglietta e infradito, come le cameriere di quel posto, intendo…». «Oh Elly, mi spiace… se vuoi cambiamo.» Se avessi detto di sì cosa avrebbe proposto? Pollo Tropical (famosa catena di fast food)? «No, non importa. Vorrà dire che sarò la cliente più elegante del locale» aggiunsi diplomaticamente. E ingoiai il chewing gum. […]

3 NON FATEVI COGLIERE IMPREPARATI DALLA PIOGGIA INASPETTATA! ⛈
L’esate a Miami è umida, torrida e piovosa, quindi se la vostra vacanza è prevista per agosto e quando vi svegliate non c’è una nuvola in cielo, non pensate che il clima rimanga lo stesso per tutto il giorno. Quando siete in spiaggia e sentite qualche gocciolone di pioggia datevela a gambe levate perché nel giro di pochi minuti arriverà un super acquazzone tropicale che vi ammollerà dalla testa ai piedi. Portate sempre con voi una borsa di plastica per proteggere il vostro tablet!!
Dal Capitolo 20 “Frances: cronaca di un uragano annunciato”: […] E così ci incamminammo e arrivate più o meno allo stesso punto da cui eravamo partite, cioè in fondo alla Lincoln, sulla Washington Avenue, ci accorgemmo che stavano arrivando dei nuvoloni giganti, carichi di acqua. Ci scambiammo una rapida occhiata e aumentammo immediatamente il passo, quando un tuono pazzesco aprì le danze a un diluvio universale. Da quel momento, sebbene fossimo a soli duecento metri da casa di Dagmar, dovemmo per forza fermarci perché pioveva così forte che nemmeno un londinese audace avrebbe potuto camminare disinvolto sotto quella pioggia battente. Rimanemmo appiccicate con le spalle contro a un muro, riparate da un pezzo di cornicione spiovente, per più di un quarto d’ora… davanti a noi, in meno di un minuto si era formato un gruppetto di circa sette-otto persone che, disperate, avevano cercato rifugio sotto quei pochi centimetri di cornicione rimasti. Si erano appiccicati a noi come le sardine, il che non era per niente piacevole, ma il lato positivo era che in quel modo facevano da para acqua, proteggendoci. Dopo un quarto d’ora di simulazione-viaggio-in-metro-a-Milano-alle-ore-otto-di-mattina, smise di piovere e, quasi incolumi dallo schiacciamento, riprendemmo a zampettare, tra una pozzanghera e l’altra, verso l’appartamento di Dagmar. […]

4 NON PRENDETE IL SOLE IN TOPLESS!! 👙
Prendere il sole in topless è vietato negli Stati Uniti. Tuttavia, Miami Beach è l’eccezione perché qui è consentito il topless in spiaggia però solo tra la 1st Street e la 16th Street. Per i più esigenti c’è anche una spiaggia nudista che si trova tra Sunny Isles e Bal Harbour, divisa in tre sezioni: la sezione gay a nord, l’area scambisti in mezzo, e i nudisti sul lato sud (occhio a non sbagliare!!!).
Dal Capitolo 29 “Plastic Girls”: Benvenuti nella Silicon Valley! Eh sì… cosa pensavate che fosse la Silicon Valley? Per caso, qualcosa inerente ai computer? NOO, la Valle del Silicone è Miami, santuario della bellezza, patria della chirurgia plastica. Qui le donne sono delle vere e proprie Barbie in carne ed ossa, che sfidano ogni senso della misura… Sono là, sdraiate al sole con quelle tette al vento che vincono la forza di gravità. E gli uomini vanno letteralmente pazzi per quelle due cose appese al busto (beh, non proprio tutti gli uomini, grazie a dio, ma solo i plasticofili). Quei due seni enormi sembra che abbiano una vita propria, che non facciano parte dei loro corpi. Basta guardarle quando si spalmano la crema solare sulle tette… […]

5 NON USCITE DALLA MACCHINA 🚔
Non scendete dalla macchina se vi capita di essere fermati dalla Polizia perché avete superato il limite di velocità o anche solo per un semplice controllo! Niente panico, anche se la macchina della polizia sopraggiunge (dal nulla) a sirene spiegate e si illumina come un albero di Natale e con un megafono vi invitano ad accostare. Rimanete fermi al posto di guida con le mani bene in vista sul volante, non fate nessun movimento, tipo prendere qualcosa dal cruscotto e aspettate l’arrivo del poliziotto. Con la polizia non si scherza, quindi evitate battute… e non fatevi minimamente venire in mente di non pagare la multa solo perché avete l’aereo di ritorno per l’Italia il giorno dopo. Sarete registrati in computer come trasgressori e per giunta morosi e al prossimo viaggio negli Stati Uniti alla dogana saranno c a z z i amari!
Dal Capitolo 46 “Il piacere della solitudine”: […] Per noi italiani è una cosa inconcepibile andare così piano su una strada deserta e ancor più strano è che non riesci a capire da dove sbuchino le macchine della polizia, appostate a tradimento dietro agli alberi. Tu sei lì che vai piano piano, cercando di rispettare il limite da lumaca, in una strada senza macchine, quando, a un certo punto, senti dietro di te la volante della polizia a sirene spiegate e dalle mille luci lampeggianti che ti fa segno di accostare. […]

HEY! MANCANO LE ULTIME 5 COSE DA NON FARE… LE PIU’ IMPORTANTI! STAY TUNED! A PRESTO